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Basket, la Fortitudo cade in casa contro Pesaro

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La Vuelle Pesaro si aggiudica due punti preziosi sbancando il PalaDozza della Fortitudo con un punteggio finale di 74 a 81.

Il risultato testimonia una contesa che la formazione ospite, guidata con maestria da coach Leka, ha tenuto saldamente in pugno per la maggior parte del tempo, arrivando a toccare un margine massimo di 18 punti. Tuttavia, la gara ha avuto un sussulto nell’ultima frazione, quando l’Aquila ha cercato la rimonta, dominando sotto i tabelloni e rosicchiando gradualmente lo svantaggio che era di 14 lunghezze (57-71) al termine del terzo periodo.

Per i Biancoblù, si tratta del primo scivolone interno della stagione, una vera e propria “prova di maturità” fallita contro una Pesaro tatticamente impeccabile, che ha replicato la perfetta prestazione. La squadra marchigiana, che si conferma bestia nera della Effe per il secondo campionato consecutivo, non ha quasi mai sbagliato, costruendo il successo con un parziale decisivo di 12-0 tra il 15° e il 20° minuto, che ha di fatto indirizzato l’incontro.

Fortitudo corta e imprecisa

La Fortitudo ha probabilmente pagato lo sforzo del doppio supplementare di mercoledì contro l’Urania, ma il problema più evidente è stato l’estrema ristrettezza delle rotazioni e il contributo nullo dei rincalzi di coach Caja. Le statistiche sono impietose: i “sesti uomini” e oltre della Effe hanno portato solo 9 punti con un pessimo 3/11 dal campo, contro i 33 punti con 12/27 degli omologhi pesaresi.

Nonostante l’impegno e la grinta, che hanno permesso a Bologna di riavvicinarsi fino al -4, l’idea di affrontare un campionato lungo 38 partite con soli cinque effettivi è insostenibile. La speranza è riposta nel rapido recupero degli infortunati, in particolare Della Rosa e Imbrò, il cui apporto è fondamentale.

Il buio nel secondo quarto e il sussulto finale

Dopo un primo quarto bilanciato (24-21 per la Fortitudo, grazie ai canestri di Sarto, Moore e Moretti), il secondo periodo ha segnato il crollo verticale dei padroni di casa. La Effe è rimasta di fatto negli spogliatoi in attacco, mettendo a referto la miseria di 6 punti in dieci minuti, sotto la pressione difensiva di Pesaro. Gli ospiti, al contrario, hanno ingranato le marce, siglando un parziale di 6-23 che ha portato il risultato sul 30-44 all’intervallo, figlia anche delle percentuali glaciali dei bolognesi (5/19 da due e 5/15 da tre).

Il divario è sprofondato fino a -19 nel terzo quarto. Solo due triple di Moore sul filo di sirena hanno acceso una scintilla, fissando il 57-71. Questa iniezione di fiducia, alimentata dalle “bombe” di Imbrò e Fantinelli, ha permesso alla Fortitudo di rientrare fino al 72-76, ma la mancanza di lucidità e alcuni errori ai tiri liberi hanno permesso a Pesaro di riprendere fiato e gestire il vantaggio fino al termine.

Vittoria di carattere per la Vuelle

A tre minuti dalla fine, con la rimonta avversaria che si faceva calda, Leka ha blindato il suo pitturato affiancando De Laurentiis a Miniotas, disinnescando l’ultimo tentativo di rientro della squadra di Caja.

Il successo pesarese è ancora più significativo se si considera l’assenza del playmaker americano Feldes, fermato da un problema muscolare. La Vuelle non ne ha risentito grazie all’ottimo contributo corale: Trucchetti è stato incisivo dalla distanza (3/7), mentre Tambone e Bucarelli hanno garantito solidità su entrambi i lati del campo, concedendo pochissimo alle guardie bolognesi.

Decisivi per la vittoria sono stati anche gli esterni Virgilio e Bertini, impeccabili al tiro, e un Maretto in grande spolvero nonostante giocasse con una maschera protettiva per una frattura al setto nasale. L’ex di turno, Imbrò, ha avuto una serata difficile, chiudendo con soli 6 minuti in campo e 2/5 dalla lunga.

Con questo risultato, la formazione di Leka inanella la terza vittoria consecutiva in trasferta, voltando definitivamente pagina dopo un inizio di stagione incerto, salutata dal centinaio di tifosi della Vuelle presenti al PalaDozza. La Fortitudo, dal canto suo, dovrà ritrovare la rotta già domenica prossima, in trasferta contro la Juvi Cremona.

 

Fortitudo Flats Service BO- Vuelle Pesaro 74-81

Fortitudo Flats Service Bologna: Braccio ne, Moore 19, Sarto 6, Della Rosa 2, Sorokas 20, Imbrò 6, Guaiana 1, Fantinelli 8, Barbieri ne, Moretti 12, Gamberini ne. All. Caja

Victoria Libertas Pesaro: Trucchetti 9, Bertini 10, Maretto 12, Sakine Yassine ne, De Laurentis 5, Tambone 10, Virginio 14, Bucarelli 7, Miniotas 14, Fainke. All. Leka

Arbitri: Salustri, Almerigogna e Coraggio

Note: parziali 24-21; 30-44; 57-71

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Niccolini al termine della gara: “Partita dai due volti”

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l post-partita rappresenta sempre un momento ricco di emozioni e riflessioni. Niccolini e le sue parole.

Una partita dai due volti

Secondo Niccolini, la gara si può definire “dai due volti”: fino al gol annullato a Dallinga, i rossoblù erano in pieno controllo del match, offrendo una prestazione brillante e organizzata. “I ragazzi stavano facendo una partita spettacolare”, ha dichiarato, sottolineando la qualità del lavoro svolto fino a quel momento

La partita ha subito una svolta dopo l’espulsione e l’episodio chiave del rigore non concesso. Questi eventi hanno cambiato l’inerzia del match, rendendo la gestione più complicata e bilanciando le sorti della gara.

Focus sulla crescita, non sulla classifica

Nonostante il rammarico per i punti persi, Niccolini invita a non perdere di vista il percorso di crescita: “Dopo otto gare è presto per pensare alla classifica, dobbiamo concentrarci sui risultati e continuare a migliorare su tanti aspetti.” Un approccio saggio e costruttivo che mette al centro lo sviluppo collettivo e individuale.

L’allenatore ha poi elogiato lo spirito del gruppo, sottolineando come il lavoro svolto stia dando risultati importanti. Nonostante le difficoltà, il Bologna dimostra di saper reagire e di avere un’identità precisa: “Il gruppo è eccezionale, stiamo facendo bene.”

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Fiorentina 2-2 Bologna, la cronaca della partita

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Il Bologna non riesce a vincere a Firenze, segnano con Castro e Cambiaghi, a cui rispondono Gudmundsson e Kean.

Tantissimi episodi e soprattutto polemiche in un match infinito. La Fiorentina è ultima con 3 punti assieme al Genoa, il Bologna è quinto con 13 punti e vuole continuare a sognare.

Primo tempo, Bologna in vantaggio

Primo tempo ad alta intensità tra Fiorentina e Bologna. Miranda prova a sbloccare la partita con un bel sinistro da fuori area, De Gea si fa trovare pronto. Al 25′ sono i Rossoblù a passare in vantaggio con una perla di Castro che con un tiro al volo spettacolare su cui il portiere spagnolo questa volta non può nulla. Pochi minuti prima, La Penna non vede un fallo di mano Dodò. Al 29esimo Ranieri sbaglia clamorosamente concludendo a lato un tiro facile su corner. Mandragora su punizione impegna Skorupski.

Il Bologna a tratti ha dominato il gioco, creando più volte i presupposti per il raddoppio. Dopo 45 minuti, il tabellino recita sul parziale di 0-1. All’intervallo, gli ospiti sono avanti 0-1 grazie a una perla balistica fantastica di Castro.

Secondo tempo

Succede di tutto nella seconda metà della partita. A tratti i Felsinei dominano e schiaccia i Viola, che non riescono a stare al passo. Dopo un rigore revocato per i padroni di casa, Nicolò Cambiaghi insacca e firma il raddoppio per il Bologna al 52esimo: Orsolini e Holm imbastiscono una splendida manovra sulla fascia, con quest’ultimo che serve un assist perfetto per Cambiaghi. L’attaccante è glaciale e batte imparabilmente De Gea, portando i rossoblù sul 2-0. Il Bologna troverebbe anche il 3 a 0 con Dallinga che segna dopo una respinta del portiere avversario, tuttavia il colpo di testa di Orsolini su cui lo spagnolo difende è vano in quanto il numero 7 è in fuorigioco. La Penna è sembrato aver perso la gestione della partita, estraendo cartellini e fischiando episodi fallosi piuttosto discutibili, spezzando il ritmo della partita. Dal possibile triplo vantaggio al gol della Fiorentina: l’azione nasce da una ottima percussione di Dodò, che si lancia in area e tenta il cross. La sua traiettoria viene però intercettata da Ferguson, reo di aver deviato il pallone con la mano. Nessun dubbio per l’arbitro: è calcio di rigore per i Viola, realizzato da Gudmundsson. Episodio cruciale e altamente discusso del match: Holm già ammonito si fa saltare da Fortini e viene espulso, ma poco prima non viene fischiato un fallo su Bernardeschi lampante. La Fiorentina riprende quindi coraggio e nei minuti di recupero conquistano un altro rigore: questa volta è Kean che viene murato da Bernardeschi e si protegge il volto con i gomiti, il tiro però si impatta sul braccio e La Penna giudica il movimento non naturale. Lo stesso Kean realizza il 2 a 2 e per poco i padroni di casa non beffano i Rossoblù allo scadere, questa volta Dodò mette fuori a porta spalancata.

Un pari amaro

Finisce quindi così, il Bologna perde l’opportunità di superare l’Inter e sale di un solo punto in classifica. Se da una parte i Rossoblù avrebbero dovuto gestire in modo più lucido la seconda metà di gara, è impossibile non sottolineare l’arbitraggio della partita da parte di La Penna oltremodo discutibile che non è riuscito a dettare un ritmo costante e sereno del match.

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Fiorentina-Bologna: primo tempo 0-1, decide Castro

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Il primo tempo allo stadio Artemio Franchi vede il Bologna avanti per 1-0 sulla Fiorentina, grazie alla rete di Santiago Castro al 25’

Il Gol del Bologna
Al 25’ Santiago Castro porta in vantaggio il Bologna: su sviluppo da calcio d’angolo, l’attaccante trova la conclusione vincente sotto la traversa. L’arbitro federico La Penna, dopo revisione Var per un possibile fallo precedente, convalida la rete scatenando la gioia ospite.

Le Proteste e le Ammonizioni
Il match è acceso e già al 19’ si registra una richiesta di rigore da parte viola per presunto fallo di mano, ma il Var esclude l’intervento. Nel primo tempo arrivano le ammonizioni per Freuler (Bologna) e Gosens (Fiorentina), a testimonianza della tensione.

Le Occasioni e la prestazione dei portieri
David de Gea si oppone a Miranda con una grande parata al 18’, mentre Skorupski controlla senza difficoltà i tentativi dalla distanza di Ranieri e Gosens. Miranda e Fabbian risultano tra i più attivi per il Bologna sulla fascia.

Statistics e Possesso Palla
La Fiorentina conclude la frazione con un leggero vantaggio nel possesso palla (56% vs 44%), ma il Bologna si conferma più incisivo in area avversaria.

Dopo due minuti di recupero, si va negli spogliatoi sullo 0-1: Bologna compatto e concreto, Fiorentina chiamata alla reazione nella ripresa.

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